domenica 8 maggio 2011

L'importanza dell'H2Oro

Il 12 ed il 13 giugno si terrà il referendum sull’acqua pubblica. Occorre approfondire e discutere su questo importante evento.
Abbiamo intervistato Fabrizio De Giovanni, attore e autore teatrale, che col suo spettacolo “H2Oro” ci spiega perché l’acqua è un bene fondamentale e deve restare comune.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2006 a Cologno Monzese e da allora ci sono state più di 300 repliche in tutta l’Italia(le regioni che mancano all’appello sono solo Sardegna e Valle d’Aosta).




Come è nata l’idea  di “portare in scena” una tematica attuale come quella dell’acqua-bene pubblico?
FDG :Ho iniziato la mia carriera teatrale nel 1981, con Dario Fo. Ho subito capito che il teatro è un’occasione per diffondere idee importanti e far riflettere la gente.
Provo un profondo senso del dovere  verso il pubblico, che fa la fatica di venire a teatro e pagare il biglietto: ho il dovere di dire cose intelligenti ed utili, diverse dalla solita “campana” di informazione, da cui siamo racchiusi.
Dopo aver proposto spettacoli sulla Shoah, con  Roberto Carusi, mi sono interessato al tema dell’acqua e ho scoperto un vero e proprio universo da esplorare.

Nel suo spettacolo critica i media che troppo spesso fanno disinformazione sull’argomento...
 Purtroppo molti mezzi d'informazione sono asserviti al profitto e le notizie sono date in base al loro livello economico. L’informazione dovrebbe essere sovvenzionata e controllata. Se è asservita, è ovvio che non sarà mai oggettiva.
Per me è vitale che il mio spettacolo offra al pubblico un’informazione completa ed approfondita, che smentisca i dati falsi che i media ci propongono ogni giorno.

Qual è il messaggio che più le interessa comunicare per mezzo del suo spettacolo?
Voglio aiutare il pubblico ad avere un approccio sempre critico verso le notizie che vengono date.
La TV ed i giornali spesso ci prendono in giro e noi non ce ne accorgiamo neanche.
Non bisogna aderire incondizionatamente al pensiero dominante, ma approfondire, partecipare, prendere iniziativa per scoprire la verità.

Cosa possiamo fare per questo referendum, oltre che a votare, ovviamente?

Sto lavorando molto intensamente, portando in giro questo spettacolo; è una gran fatica, ma ho l’opportunità di parlare a molte persone e dire cose che di cui non sarebbero a conoscenza altrimenti.
Il mio voto ne vale quindi 400.000, tutte le persone a cui ho parlato in questi anni.
Ognuno deve fare del suo meglio per diffondere la tematica, che i media si ostinano a mettere in secondo piano.  

A questo proposito, potrebbe parlarci di padre Zanotelli?
Alex Zanotelli è un  missionario comboniano, che da anni combatte la battaglia per l’acqua pubblica. Ha organizzato un digiuno,che si terrà il 9 giugno a Roma, in piazza San Pietro.
Una posizione forte, presa da dei religiosi.
Il problema di oggi è il quieto vivere, l’inerzia mentale, il non aver voglia di schierarsi.
Occorre risvegliare le coscienze: il referendum è importante per ognuno di noi, a prescindere
dal nostro schieramento politico.
Io personalmente accolgo tutte le idee che ritengo giuste. Piuttosto che stare dalla parte di una fazione politica, mi schiero dalla parte di un giusto pensiero.

DAB