giovedì 30 settembre 2010

Relazione sul consiglio comunale di Besana in Brianza (giovedì 09/09/2010)

Anche quest’anno siamo giunti alla fine dell’estate e il primo buio pomeridiano ci avverte dell’autunno imminente.
Rapidi, respiriamo nei ricordi l’aria di mare e di vacanze, di quelle poche settimane feriali di sano riposo che alleggeriscono la vita di ogni lavoratore. Poche settimane di ferie che, per il consiglio comunale besanese, si sono inspiegabilmente trasformate in più di 14 settimane di riposo: cento giorni sono passati da quell’ultimo consiglio in via Roma, dove si discussero, sindaco assente, i punti all’ordine del giorno.
Dopo tre mesi e otto giorni dalla convocazione precedente, si riunisce, finalmente, il nostro fondamentale organo di controllo politico-amministrativo, all’ordine del giorno questioni di non scarsa rilevanza: dimissioni del consigliere Romanò, dimissioni dell’assessore Redaelli, appalti per il trasporto pubblico e scolastico, progetti sul servizio idrico e due casi di edilizia convenzionata “urgenti”. Proviamo, dunque, ad osservare più da vicino i punti di questa riunione.


Un passo indietro di particolare rilevanza è stato quello compiuto dal consigliere Romanò, dimessosi dall’incarico di capogruppo PDL-Lega-UDC, e altrettanto di grande impatto è risultato il suo discorso al consiglio: “In un anno e tre mesi non abbiamo rispettato parecchi punti del nostro programma, nei tempi e nei modi”. Il consigliere denuncia così l’inadeguatezza delle strutture mediche del nostro piccolo paese, dipingendo un quadro a tinte fosche fra ambulatori in condizioni pietose, pulizie precarie e servizi igienici indecenti. Oltre a tutto ciò, continua Romanò, l’ospedale di via Viarana riapre oggi dopo la chiusura effettuata nei primi giorni di luglio: due mesi di stop che hanno causato grandi disservizi ai besanesi, soprattutto a quelli più anziani, costretti a rivolgersi al vicino ospedale di Carate per i prelievi estivi. E mentre il Dottore definisce “risultati aleatori” gli obiettivi raggiunti dalla giunta, l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Redaelli si dimette per “motivi personali” e la sua carica viene presa sulle spalle ad interim dal sindaco Vittorio Gatti. Romanò resta comunque deciso a rimanere in consiglio comunale, nel rispetto degli elettori che, esprimendo la loro preferenza, hanno riposto in lui fiducia.


Così, dopo un minuto di silenzio, durato qualche secondo, per l’assassinio di Angelo Vassallo, si continua a spuntare gli impegni sulla lista: Ratti espone un progetto sul servizio idrico, che porterebbe dalla zona del fiume Adda una dorsale idrica che arrivi a Camparada, per ricongiungersi con il tratto del nostro acquedotto, che pesca a Macherio e Vedano. Pecca del progetto, secondo Mauri, il fatto che non sia tanto un problema portare acqua fino a queste ultime città menzionate, quanto più risulti difficoltoso il pompare quest’acqua in alto, verso Besana, che, oltretutto, ha una conformazione collinare e dunque ancor più difficilmente gestibile. Inizio e termine dei lavori, per i quali sono già stati messi in cantiere dal consorzio 14 milioni di euro, non sono stati riferiti.


Si passa, così, alla discussione sull’appalto per autobus di linea e scolastici, non ancora portato a termine a quattro giorni dal rientro a scuola. “Siamo molto in ritardo sui tempi”: questa l’affermazione pienamente condivisa dall’opposizione e dal consigliere indipendente Romanò, che, astenendosi dal voto, aggiunge ai motivi che lo hanno portato a consegnare le sue dimissioni l’intempestività della giunta. Un intervento economico di supporto da parte della provincia, per quanto riguarda la gestione degli autobus, è richiesto dal consigliere Cazzaniga: “ Besana, per la particolarità del suo territorio, è soggetta ad un aumento delle spese che va al di là del semplice calcolo del numero di studenti” .


Anche la delibera sulle politiche economiche per la tariffa della mensa scolastica viene discussa all’alba del 9 settembre: la decisione trova concordi maggioranza e opposizione sull’utilizzo dell’indicatore Isee per un sostegno pubblico più equo, ma viene ribadita dal capogruppo di Insieme per Besana la necessità di ulteriori esenzioni per le famiglie delle fasce più basse, soprattutto per quanto concerne una spesa non indifferente come il trasporto autobus. Puntuale e specifica è la risposta del consigliere Cereda: “contiamo di aumentare le agevolazioni nell’ordine delle decine di migliaia di euro”.


Altra importante notifica è il cambio di modalità d’accesso alla graduatoria dell’asilo nido: alzata a 320 euro la tariffa minima del costo mensile, su un costo totale di 692 euro. Dal momento che la quota massima pagata dalla fascia Isee più alta è di 500 euro mensili, l’amministrazione comunale contribuisce anche per questa fascia con 192 euro al mese. L’opposizione, in questo caso, chiede di monitorare con attenzione la situazione, reputando negativo l’innalzamento della tariffa minima.


La seduta si fa più movimentata al momento della discussione degli ultimi due punti: due progetti di edilizia convenzionata aggiunti tardivamente all’ordine del giorno e presentati dalla giunta come urgenti. Il consigliere Pirovano chiede, a nome del gruppo, di rimandare la delibera alla seduta seguente, da effettuare prima dell’inizio di ottobre, per l’intempestività della richiesta e il non aver avuto tempo sufficiente per leggere accuratamente la documentazione; la medesima richiesta è avanzata dal consigliere Romanò, che non riscontra quei caratteri di “urgenza e/o inderogabilità” prescritti dal regolamento, constatando, inoltre, amareggiato “manca il rispetto per i consiglieri”. Si vota, dunque, per discutere le proposte immediatamente o rimandarle alla prossima seduta: il risultato della votazione è a favore della discussione subitanea. A questo punto tutto il gruppo di Insieme per Besana, seguito a ruota dai consiglieri Mauri e Romanò, esce dall’aula consiliare, chiedendo di essere richiamato solo al termine della votazione dei due punti. Si procede alle illustrazioni dei due progetti di edilizia convenzionata, uno a Cazzano, presso le ex scuole, e l’altro a Montesiro, davanti all’asilo Prinetti. Per quanto riguarda il primo progetto, si tratta della realizzazione di uno spazio, comprensivo di parcheggio e area verde, adibito a sede di alpini, croce bianca e carabinieri, per un totale di 2.000 metri quadrati, a 1.750 euro l’uno. Il secondo progetto, invece, ha l’obiettivo di ottenere quattro parcheggi in più di pertinenza della scuola dell’infanzia grazie alla concessione di un’area comunale. Entrambi questi progetti vengono votati all’unanimità, con metà consiglio fuori aula.


Questi i fatti salienti dell’ultima riunione del consiglio comunale besanese. Nella trepidante attesa di poter leggere questo articolo sul web seduta comodamente sul verde prato di Villa Filippini, vi porgo i miei più cordiali saluti.

Giulia Spinelli, 09/09/2010

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